Asilo Nido – Carta dei servizi

 
Seppur la prima finalità sia quella di offrire un aiuto alle famiglie, all’asilo nido si vuole realizzare un contesto che offra al bambino gli strumenti per la sua crescita e educazione.
Ma che cosa significa organizzare un luogo di cura e di educazione? Significa che tutte le attività si svolgono nella modalità dove è il bambino stesso il protagonista. La sua persona, con tutto ciò che questo termine significa, è ciò che ci sta a cuore.
La cura e l’accudimento hanno un grande valore. Sappiamo infatti che soprattutto per i più piccoli i gesti della cura spesso coincidono con quelli dell’educazione.
Anche le proposte didattiche si fondano sempre sulla relazione interpersonale. Sono misurate alle reali capacità dei bambini e sempre orientate alla forma del gioco psicomotorio. Il gioco, per il bambino, rappresenta un modo di vivere la realtà ed è, per lui, la via di apprendimento e di conoscenza. Le proposte non sono mai semplicemente un “fare” ma soprattutto sono uno “stare” dell’adulto con il bambino. Esse non prescindono mai dalle condizioni che rendono possibile un’esperienza vera. Tali condizioni, per l’adulto soprattutto ma anche per il bambino,  sono quelle di osservare, capire, ascoltare, seguire. Si instaura così un rapporto attento a ciò che sta accadendo in quel momento. E’ infatti nei rapporti e nella loro qualità educativa che si radica il desiderio di crescere e di imparare, cioè il desiderio di esplorare la vita.

La proposta educativa – didattica

Nei momenti della giornata di massima compresenza delle educatrici, si strutturano piccoli gruppi che giocano in spazi diversi, gli “spazi gioco”. Sono spazi  dinamici e possono essere combinati e modificati grazie a nuove esperienze o esigenze che nascono dai bambini stessi. 
In questi momenti di piccolo gruppo si può stabilire un rapporto più stretto che permette di parlare, agire e capire i bambini.
Per il gruppo dei più grandi, viene pensato un progetto annuale che, pur sviluppando un tema, è sempre legato fortemente all’esperienza, cioè al guardare, toccare, incontrare con il corpo e il movimento ciò di cui si parla.  Si tratta di una sorta di storia o sequenza, di “un prima e un poi”, con ambienti o protagonisti. Ad esempio, le ultime esperienze sono state: la storia di Piccola macchia rossa, i viaggi al mare, in montagna, in città, il tempo meteorologico, le stagioni e le emozioni. Il metodo seguito è sempre quello dell’animazione pedagogica cioè dell’organizzazione di giochi e esperienze che utilizzano tutti i linguaggi attraverso i quali i bambini possono esprimersi.